Arcidiocesi diBrindisi-Ostuni

Le attività

Chiese aperte per le crociere

Da aprile a ottobre il porto di Brindisi è nuovamente interessato dal traffico crocieristico e la Diocesi ha messo a punto i dettagli di un programma sostanzialmente concentrato sulla capacità di accoglienza dei 4000 tra turisti ed equipaggio che ogni volta scendono al porto interno. La diocesi garantisce l’apertura e le visite guidate nella chiesa Cattedrale con il mosaico medievale e le tele settecentesche, nella chiesa di San Benedetto con la tipica architettura claustrale ed il chiostro monastico in parte affrescato; la chiesa di Santa Lucia con gli splendidi affreschi della chiesa superiore e la decorazione pittorica della cripta, chiesa dell’ex convento della “malmaritate”; ed, infine, la chiesa di Santa Maria del Casale con la sua architettura tipicamente romanica e il ciclo di affreschi del XIII secolo che rappresenta il ciclo su Santa Caterina e lo splendido albero della croce. Le visite guidate sono svolte da personale abilitato dalla Regione Puglia.

Tutti i lunedì a partire dal 2 aprile fino al 25 giugno 2018 dalle 14.00 alle 17.00

Referente

Katiuscia Di Rocco (bibliotecadeleo@libero.it)

Nemo propheta in patria. Passeggiata storica per Brindisi attraverso le chiese

Si percorreranno le strade e si visiteranno due chiese della città di Brindisi che uno dei più importanti studiosi italiani dell’Ottocento, il sacerdote Giovanni Tarantini brindisino, ha aiutato a preservare e salvare. La chiesa di Santa Lucia, con gli splendidi affreschi della chiesa superiore e la decorazione pittorica della cripta, chiesa dell’ex convento della “malmaritate” e la Chiesa di Santa Maria del Casale, che Tarantini fa dichiarare MONUMENTO NAZIONALE nel 1875 con la sua architettura tipicamente romanica e il ciclo di affreschi del XIII secolo, saranno illustrate da personale abilitato dalla Regione Puglia condotti da un autobus turistico scoperto con capienza di 50 posti. La visita ha lo scopo di far conoscere la storia cristiana della città di Brindisi come anima identitaria e fattore di crescita sociale -culturale, proprio tenendo fortemente in conto le parole di Sigismondo Castromediano a Giovanni Tarantini nel 1874 “in un altro secolo almeno le nostre anticaglie si lasciavano dormire sottoterra, eredità ai venturi, oggi sono divenute avide spoglie degli speculatori, sicchè giorno verrà in cui questa terra classica, la quale si disse possedeva sotto ogni zolla una memoria, non avrà più zolle che nascondessero una memoria”.

Quando

21 giugno 2018

Referente

Katiuscia Di Rocco (bibliotecadeleo@libero.it)